24 fotogrammi in 4 parole


Meglio ammalati che impotenti, parola di fumatore
luglio 29, 2007, 10:31 am
Filed under: segnali di fumo

snipshot_e4ikhx92msw.jpg Ci sono almeno una decina di messaggi mortiferi diversi stampati sui pacchetti delle sigarette che vanno da nuoce gravemente alla salute a il fumo uccide. Ebbene, un mio amico giura di aver sentito il seguente dialogo tra un cliente fumatore e il tabaccaio:
cliente: Buongiorno, un pacchetto di xyz lights, grazie.
tabaccaio: eccole
Il cliente, abituato a leggere i moniti mortis, si rigira il pacchetto tra le mani e legge: IL FUMO PROVOCA IMPOTENZA.

Cliente: scusi, mi dà quella del tumore?!?!!



mostra di fotografia a Trani
luglio 28, 2007, 2:18 PM
Filed under: città, fotografia

Oggi 28 luglio, domani e dopo domani per tutto il giorno fino alle 22:00 al castello Svevo di Trani, Tomax espone una sua personale di fotografia.
Vi invito a visitarla.
Qui troverete tutti i dettagli e anche un video del backstage dell’allestimento della mostra dove io e Melanzina abbiamo aiutato Tomax a lavorare e ridere contemporaneamente senza far cadere mai nulla.
Vi aspettiamo!



parole per non dire parole
luglio 24, 2007, 10:45 am
Filed under: anima

Le parole sono come i vagoni dei treni, pieni di persone e di storie. Di sguardi bassi.
Portano qualcuno o qualcosa in tragitti lenti pieni di soste non sempre previste.
Certe volte i vagoni sono vuoti, treni diretti in posti dove nessuno ha voglia di andare. O che magari nessuno conosce.
Filiere mobili di vagoni occupati da parole, milioni di frasi, di discorsi interminabili.
Ma poi un sussulto.
Tirare la maniglia rossa, come nei film, provocare una brusca frenata, osservare le parole, come le persone, assorbire il colpo con un movimento oscillatorio. E all’arresto definitivo, scendere. Ovunque si sia fermato il treno. E camminare a piedi. Non aver più bisogno delle parole. Di quei vagoni senza aria condizionata pieni di gente rumorosa. Camminare a fianco dei binari, correre. Sedersi, stare in piedi, stancarsi. Fare ciao ciao alle parole e vederle allontanarsi su quei vagoni. Sapere che torneremo a pagare il biglietto per salire e sederci vicino al finestrino. Quando saremo troppo stanchi, pagheremo il biglietto. Ma adesso voglio camminare a piedi. In silenzio.



post-it estivo
luglio 18, 2007, 9:40 am
Filed under: segnali di fumo

Nel posto dove sono ora gli autobus non servono e quindi bottiglie ambulanti non ce ne sono. Ma bollono in pentola un paio di idee che prestissimo metterò on-line. Voglia, serenità e mare permettendo.



scene da una bottiglia ambulante/3
luglio 9, 2007, 7:20 PM
Filed under: botero, città, segni urbani

Mi ero quasi appisolata con la testa appoggiata al vetro. Oltre a me, un signore pronto ad uscire e una studentessa a tiro diagonale dal mio sguardo.
A metà tragitto si aggiunge, sorniona, una pingue signora sudaticcia. Se non avesse indossato un abbigliamento fin troppo casual e trascurato sarebbe stata una primadonna assoluta nei dipinti di Botero.
L’autobus era praticamente vuoto: oltre 30 posti a sedere liberi. Il caldo umido delle 14.00 a picco sulle lamiere.
La corpulenta signora si guarda attorno per cercare un posto. Avrebbe potuto sceglierne uno qualsiasi, vicino al finestrino, all’uscita, al centro, in fondo. Ma nonostante questo la vedo approssimarsi verso la sedia vuota accanto alla mia. Dico tra me e me che no, non è mica possibile. E invece quella avanza diretta, senza tentennamenti. Si siede, appiccicata alla mia coscia destra, occupando molto più dello spazio consentito dalla prossemica.
Per qualche secondo ho avuto un moto di buona educazione. Ho pensato che alzarmi e cambiare posto poteva sembrare offensivo.
Ma l’istinto di sopravvivenza ha prevalso. E mi sono spostata.
Ancora adesso mi chiedo cosa ci avrà trovato mai in quella sedia? Perchè proprio quella? Perchè proprio io?
Mi verrebbe da dire ai posti l’ardua sentenza. Ma farebbe ridere solo quelli che amano Groucho. Come me.



agosto
luglio 1, 2007, 7:08 PM
Filed under: musica, segnali di fumo, videos

la serendipity colpisce ancora, qui