24 fotogrammi in 4 parole


Cover boy. Ed è subito arte.
Maggio 18, 2008, 11:00 PM
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Se rilanciare il cinema italiano, premiarlo, agevolare i registi in gamba, migliorare la distribuzione a favore della qualità, se davvero è questo l’intento del neo sindaco capitolino allora un film come Cover Boy andrebbe distribuito in maniera- quantomeno – diffusa e prolungata.
Cover Boy è un film splendido. Una storia profonda che abbraccia sentimenti, uomini, immagini che difficilmente dimenticherò. Vi rimando qui per una recensione. Mi lascio lo spazio per i miei suggerimenti da amateur della settima arte.
Cercate questo film e andate a vederlo.
E’ la storia di un rumeno in fuga da un posto difficile e un italiano alla ricerca di una vita normale in un paese in cui a 40 anni essere precari non fa quasi impressione più a nessuno. L’incontro fortuito e… non vado oltre perchè questa è solo l’ossatura anzi solo un pezzo del caleidoscopio.

Chissà, forse mi sento una privilegiata quando scopro film come questo nella pila di prodotti che quotidianamente ho sottomano. Una scoperta che a volte apre una fessura nel lineare scorrere dei pensieri. Un’apertura che spesso – per la sottoscritta – è solo una immagine. Uno sguardo.
Ed è subito arte.