Vorrei chiudere il cuore in un foglio di pellicola trasparente e stringere forte perchè non perda il suo vermiglio succo.
Vorrei impacchettarlo ad arte, stendendo i lembi del foglio perchè non si formino quelle irritanti cicatrici di plastica in cui non trovi mai l’entrata quando la cerchi e ti costringono a scassinare il pacchetto con coltelli affilati.
Vorrei prendere il mio cuore, così confezionato, e riporlo in fondo nello scomparto del frigo insieme all’insalata e al burro. Nascosto perchè nessuno lo veda. Nascosto e ben conservato al freddo e al buio. E nel microclima che si forma negli spazi – atomi – infinitesimali, tra questo cuore e la sua pellicola, lì riporre i muschi e i licheni. A protezione.
Ho un cuore a lunga conservazione io, si sa. Solo il cielo sa come fa a mantenersi ancora integro senza conservanti e polifosfati.
Quello che voglio dire è che tutti i giorni, uscendo e tornando a casa, passo attraverso un luogo che è una galleria di vento umano straordinaria. Ha una stufetta d’inverno e un ventilatore d’estate e un uomo che se ne prende cura. I passanti lasciano solo passi ma lì dentro, questi passi, sembrano uniti da una comune coreografia, un Bolshoi metropolitano che a riprenderlo con una videocamera lasceremmo ai posteri un monumento della vita urbana di valore storico. Se la storia così come la conosciamo avrà ancora un senso. Vorrei portarci ognuno di voi per vedere se fa lo stesso effetto che dopo due anni e mezzo fa a me. Ancora.
Due anni e mezzo.
Sì, d’accordo: non bisogna coltivare l’attesa ma la speranza affinchè questo cuore si conservi bene per vedere ancora. Sentire i passi.
E amare.
Così ho risposto a tutti. :-) Credo.
14 commenti so far
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tac…tac….tac…Aria dolce, ricca di profumi e spezie, di sussurri diversi, armonia…
Commento di Loredana febbraio 21, 2008 @ 11:00 amUn cuore protetto, Amica mia? Non lasciarlo sotto muschio e licheni, congelato e immobile…Sarebbe una assenza troppo grande per tutti quelli che ti amano. E’ quel cuore che, soprattutto, amano.
La tua bellezza, soprattutto, e’ la’…
Con affetto
Se vuoi fare questo al tuo cuore evidentemente hai amato come solo le donne (che si considerano una nullità) sanno amare. Togli quella pellicola e ricomincia ad amare.
Commento di myriam febbraio 21, 2008 @ 12:07 PMvento
Commento di p.s.v. febbraio 21, 2008 @ 2:20 PMChe bello risentirti, o meglio rileggerti.
Commento di fernando febbraio 21, 2008 @ 6:37 PMPer come mi e’ dato conoscere il tuo cuore direi che non sarebbe niente male gia’ solo mirandone la bellezza impiattato, da cotto, con contorno di insalata di melanzane… Myriam ha ragione… Non lo farei ammuffire ed il tuo e’ così’ ben fatto per amare….
Commento di koke febbraio 21, 2008 @ 9:35 PMKoke: il contorno di melanzane è indispensabile ad esaltare il sapore del cuore cotto e impiattato. Se poi, a fine degustazione, ti servissi un caffè in tazzine con il piattino smerlettato con la zuccheriera di Alice nel paese delle meraviglie… eh eh, allora sì che sarebbe un pasto completo!
Commento di 24frames febbraio 22, 2008 @ 7:49 amFernando: e qui, noi, si aspetta di leggerti su carta :-)
p.s.v.: precipitando si vola ma se c’è vento, si fluttua!
Che gioia rileggerti, trovare anche da lontano una porticina aperta sul tuo cuore che – tanto lo sai – non c’è pellicola che possa contenere.
Commento di Melanzina febbraio 22, 2008 @ 9:46 am24frames, a parte il fatto che sono una meteora passante nella vita delle mie amiche, nell’ultimo periodo, e soprattutto nella blogsfera, sono felice di ri-leggerti. Anche perchè hai una capacità così rara di “scrivere le emozioni” (capacità che riconosco di pari qualità eppur così diversa in melanzina) che far parte del tuo piccolo mondo anche a tempo determinato e saltuario mi fa bene, e non vi rinuncerei per nulla al mondo! Un abbraccio…
Commento di al maya febbraio 22, 2008 @ 6:04 PMbrano straordinario! la precisione del modo in cui descrivi il come conservare il tuo cuore è davvero bellissima!
Commento di eccemarco febbraio 23, 2008 @ 7:15 PMmarco
Il core va sott’olio, o in salamoia se s’annoia :)
Commento di carlodreams febbraio 27, 2008 @ 10:37 PMIo vorrei venirci a vedere il Bolshoi.
il bolshoi è sempre qui, tra le eridità di dante e brunelleschi. Ma nulla ha d’antico, t’assicuro, se non la stratificazione materica dei graffiti.
Commento di 24frames febbraio 28, 2008 @ 7:18 amCome puoi pensare di contenere il tuo cuore in una pellicola?Il vero problema e’ che ancora non ne conosci le infinite potenzialita’…come hai potuto leggere,tutti coloro che ti circondano invece,ne sono ben consapevoli.Che altro aspetti?La pianti di chiuderti,confinarti,impacchettarti,impellicolarti?ah…burro di donna!Se solo tu riuscissi un pochino a viverti come sai descriverti e descrivere la vita!
Commento di maryjo febbraio 29, 2008 @ 7:48 PMSvegliati tesoro.E’ tempo….da tempo…
ben tornata! e come sempre ci siamo ritrovati.
Commento di lupo marzo 7, 2008 @ 4:03 PMViale Don Minzoni?
Commento di diletta marzo 19, 2008 @ 11:28 PME quel cuore, sono d’accordo, fai bene a nasconderlo e proteggerlo. Ma solo un po’, solo un po’. Perché si rigeneri e riprenda a pulsare normalmente. Poi via, libera dal freddo frigo, prima che prenda l’odore del cibo intorno. Sei senza polifosfati e conservanti, che cavolo ci fai in un frigo????
un abbraccio