24 fotogrammi in 4 parole


scene da una bottiglia ambulante/2
aprile 12, 2007, 11:13 PM
Filed under: anima, città, segni urbani

In attesa di avere il tempo di montare le prossime immagini, uso poche parole per descrivere una scena vista in questi giorni.

E’ salito nella bottiglia accompagnato dalla mamma. Aveva il fisico di un ragazzino e il viso di un adulto, due occhi piccoli e chiari e il mento stretto. La sua carnagione pallida tradiva giornate all’ombra di una vita fatta di tutori. Tutori mentali, tutori fisici, tutori sociali perchè lui, il ragazzo-adulto era un “diversamente abile”, forse un down. Lui e la mamma-tutore si sono seduti di fronte ad una coppia di fidanzati, forse spagnoli. E proprio quando la mamma si è allontanata per timbrare i biglietti, lui, il ragazzo-adulto ha allungato la mano e l’ha appoggiata sul ginocchio scoperto della straniera. Una piccola carezza senza pretese. Un gesto breve senza scie.
Lei non si è spaventata, non si è preoccupata, il suo viso non era turbato.
Il ragazzo-adulto ha tenuto per qualche secondo la mano sul ginocchio, sembrava quasi la conoscesse e volesse solo richiamare la sua attenzione. Non ha battuto ciglio, emesso suono. Non si è distratto ma, attratto più da quel lieve sorriso che dal ginocchio nudo, ha rimesso piano la mano sulle proprie gambe.
Questa scena è durata poco meno di un minuto, tanto quanto basta per pensare che a volte si potrebbe anche solo sorridere senza dire nulla per affrontare un imprevisto.


14 commenti so far
Lascia un commento

…quanto basta per pensare che a volte si potrebbe anche solo sorridere senza dire nulla per affrontare un imprevisto!
Quanto è semplicemente così…
in tutte tutte le cose della vita…

Bello questo tuo blog.
Tornerò a trovarti,
mi piace il tuo modo di guardare
la vita.

Commento di zin

Quanta dolcezza.

Commento di Loredana

24fotogrammi come posso chiamarti?
24fgr? 24 e basta? fotogrrrr…
vabbè, cmq, i disegni che hai visto nel mio blog non sono miei, magari! invece se non lo conosci devi assolutamente affacciarti nel suo sito: è Massimo Nota, in arte notamax, l’indirizzo http://www.notamax.it/, illustratore artista e…
…a me piace tanto.
anch’io sto con le mani immerse nel brodo creativo, ma ti assicuro niente di così geniale!
ciau!
zin

Commento di zin

Stiamo uscendo. Torneremo con calma. Intanto buon finesettimana.

Commento di Saranno troppo famosi

già, un esempio emblematico. Chissà quanti si sarebbero turbati di vedere invaso il proprio “spazio”. e invece, c’è chi sorridere. sarebbe bello essere così sempre.
un bacio

Commento di diletta

buon occhio non mente

Commento di andrea

pensare che a volte si potrebbe anche solo sorridere senza dire nulla per affrontare un imprevisto.

… hai proprio ragione.

Commento di Samanta

…a volte si potrebbe anche solo essere un po meno italiani per affrontare un imprevisto…

Commento di babelez

babelez: non sono così convinta che basterebbe essere più o meno italiani. Però ho colto la tua osservazione e un certo perbenismo deleterio, tipico di certa italianità, potrebbe essere un ostacolo ad una reazione serena ad un imoprevisto del genere…
grazie per il commento
:-)

Commento di 24frames

Un sorriso. La perdita del sorriso – la peggiore delle sciagure.
F.

Commento di fernando coratelli

fernando: sono d’accordo con te. La controprova è proprio il fatto che quando vediamo qualcuno che sorride, anche senza un apparente motivo, ci rimane impresso nella memoria e ci lascia, almeno a me, una sensazione piacevole.
Certe volte faccio l’esercizio del sorriso: lo accenno e vedo l’effetto che fa…:-)

Commento di 24frames

Il n’y a pas de quoi! grazie a te per le bottiglie!

Commento di babelez

un saluto da tengi

Commento di tengi

Arrivo sul tuo blog dal tuo commento sul mio, ovviamente.
Leggo. Mi piace. Ma non commento perchè non amo il guestbooking.
Poi questo pezzo, ed è magia.
Letteralmente vedo e sento quello che descrivi.
Evocazione allo stato puro.
Usala con parsimonia, è roba forte ;-)
Mak

Commento di makkox




Lascia un commento