In attesa di avere il tempo di montare le prossime immagini, uso poche parole per descrivere una scena vista in questi giorni.
E’ salito nella bottiglia accompagnato dalla mamma. Aveva il fisico di un ragazzino e il viso di un adulto, due occhi piccoli e chiari e il mento stretto. La sua carnagione pallida tradiva giornate all’ombra di una vita fatta di tutori. Tutori mentali, tutori fisici, tutori sociali perchè lui, il ragazzo-adulto era un “diversamente abile”, forse un down. Lui e la mamma-tutore si sono seduti di fronte ad una coppia di fidanzati, forse spagnoli. E proprio quando la mamma si è allontanata per timbrare i biglietti, lui, il ragazzo-adulto ha allungato la mano e l’ha appoggiata sul ginocchio scoperto della straniera. Una piccola carezza senza pretese. Un gesto breve senza scie.
Lei non si è spaventata, non si è preoccupata, il suo viso non era turbato.
Il ragazzo-adulto ha tenuto per qualche secondo la mano sul ginocchio, sembrava quasi la conoscesse e volesse solo richiamare la sua attenzione. Non ha battuto ciglio, emesso suono. Non si è distratto ma, attratto più da quel lieve sorriso che dal ginocchio nudo, ha rimesso piano la mano sulle proprie gambe.
Questa scena è durata poco meno di un minuto, tanto quanto basta per pensare che a volte si potrebbe anche solo sorridere senza dire nulla per affrontare un imprevisto.
14 commenti so far
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…quanto basta per pensare che a volte si potrebbe anche solo sorridere senza dire nulla per affrontare un imprevisto!
Quanto è semplicemente così…
in tutte tutte le cose della vita…
Bello questo tuo blog.
Commento di zin aprile 12, 2007 @ 11:35 PMTornerò a trovarti,
mi piace il tuo modo di guardare
la vita.
Quanta dolcezza.
Commento di Loredana aprile 13, 2007 @ 10:57 am24fotogrammi come posso chiamarti?
Commento di zin aprile 13, 2007 @ 2:58 PM24fgr? 24 e basta? fotogrrrr…
vabbè, cmq, i disegni che hai visto nel mio blog non sono miei, magari! invece se non lo conosci devi assolutamente affacciarti nel suo sito: è Massimo Nota, in arte notamax, l’indirizzo http://www.notamax.it/, illustratore artista e…
…a me piace tanto.
anch’io sto con le mani immerse nel brodo creativo, ma ti assicuro niente di così geniale!
ciau!
zin
Stiamo uscendo. Torneremo con calma. Intanto buon finesettimana.
Commento di Saranno troppo famosi aprile 14, 2007 @ 2:17 PMgià, un esempio emblematico. Chissà quanti si sarebbero turbati di vedere invaso il proprio “spazio”. e invece, c’è chi sorridere. sarebbe bello essere così sempre.
Commento di diletta aprile 15, 2007 @ 3:31 PMun bacio
buon occhio non mente
Commento di andrea aprile 16, 2007 @ 9:32 ampensare che a volte si potrebbe anche solo sorridere senza dire nulla per affrontare un imprevisto.
… hai proprio ragione.
Commento di Samanta aprile 16, 2007 @ 4:14 PM…a volte si potrebbe anche solo essere un po meno italiani per affrontare un imprevisto…
Commento di babelez aprile 16, 2007 @ 9:03 PMbabelez: non sono così convinta che basterebbe essere più o meno italiani. Però ho colto la tua osservazione e un certo perbenismo deleterio, tipico di certa italianità, potrebbe essere un ostacolo ad una reazione serena ad un imoprevisto del genere…
Commento di 24frames aprile 16, 2007 @ 9:47 PMgrazie per il commento
:-)
Un sorriso. La perdita del sorriso – la peggiore delle sciagure.
Commento di fernando coratelli aprile 17, 2007 @ 10:35 amF.
fernando: sono d’accordo con te. La controprova è proprio il fatto che quando vediamo qualcuno che sorride, anche senza un apparente motivo, ci rimane impresso nella memoria e ci lascia, almeno a me, una sensazione piacevole.
Commento di 24frames aprile 17, 2007 @ 11:02 amCerte volte faccio l’esercizio del sorriso: lo accenno e vedo l’effetto che fa…:-)
Il n’y a pas de quoi! grazie a te per le bottiglie!
Commento di babelez aprile 17, 2007 @ 11:09 amun saluto da tengi
Commento di tengi aprile 17, 2007 @ 7:01 PMArrivo sul tuo blog dal tuo commento sul mio, ovviamente.
Commento di makkox giugno 16, 2007 @ 8:29 PMLeggo. Mi piace. Ma non commento perchè non amo il guestbooking.
Poi questo pezzo, ed è magia.
Letteralmente vedo e sento quello che descrivi.
Evocazione allo stato puro.
Usala con parsimonia, è roba forte ;-)
Mak